Insediamento sabino conquistato dai Romani nel 293 a.C., fu prefettura fino all'età augustea
poi divenne municipio. Vi nacque lo scrittore latino Sallustio.
I resti archeologici, localizzati in un'area prospiciente la strada statale 80,
che conduce da L'Aquila ad Amatrice, sono costituiti soprattutto da un anfiteatro e da un teatro.
Quest'ultimo, databile all'epoca augustea, è scavato sul fianco di una collina ed offre un'acustica perfetta.
Elementi della scena sono ancora visibili, così come parte considerevole dell'impianto architettonico.
Quando era ancora in utilizzo, arrivava ad ospitare 2000 persone.
Nella direzione opposta dell'area, si può ammirare invece l'anfiteatro, che aveva dimensioni notevoli,
con 48 arcate ed arrivava ad ospitare 6000 spettatori.
Rimangono oggi i resti in laterizio, le cui murature perimetrali ancora resistono.
Il monumento data al I° secolo d.C. ma fu largamente rimaneggiato nelle epoche successive.