"Tra il 1970 e il 1972 fu indagata un’area interna alla cinta fortificata, dove cumuli di pietrame e blocchi lavorati,
sia squadrati sia poligonali, mostravano sicuri indizi di strutture antiche.
Lo scavo mise in luce una cisterna in opera poligonale, un vicino edificio rettangolare, in parte originale
in parte risistemato come stazzo di pastori, un edificio tardo repubblicano, che ebbe funzione di santuario,
un deposito votivo ricco di vasi di ceramica acroma e a vernice nera e di ex-voto di terracotta.
Sarebbe dunque Diana la divinità cui era dedicato il santuarietto della Giostra.
II culto sembra essersi interrotto pochi anni dopo la costruzione del complesso,
mentre l’area conobbe una sporadica presenza stabile sino al II sec. d.C."
Maurizio Paoletti